VALLE DEL BOJA
Risalendo la Valle del Boia, il quale nome sembra derivare da un’antica leggenda popolare. Il percorso segue il torrente che si getta in tre cascate più o meno alte, attraversandolo anche per mezzo di tre ponticelli in legno, esposti, sono state installate delle corde fisse in acciaio così da rendere accessibile a tutti il sentiero.
Un posto incantato da visitare.
LA LEGGENDA:
Forse ormai nessuno, a parte l’autore che ha frequentato quei luoghi da sempre con suo padre che gli faceva da Cicerone, sa del perché è nata questa leggenda. Molti hanno fatto i saputelli sulla storia, ma qual è la vera origine del nome? Il nome non è nient’altro che la trasposizione che i vecchi hanno dato a questo luogo derivata del fatto che una parete, lungo il sentiero che porta al ‘Cason dei vecia’ è macchiata di rosso. In primavera, quando il disgelo è ormai avanzato ed un fiume di rivoli d’acqua innonda la vallata dai boschi sovrastanti, percorrendo il sentiero Braggion, poco sopra la prima cascatella (ce ne sono tre), a metà del ripido sentiero che porta al sommitale dove si può riprendere un po’ di fiato, si può vedere questa parete all’apparenza bagnata di sangue. E’ solo una illusione ottica, dovuta al fatto che in quel punto l’acqua, scendendo, deposita il ferro, che trasporta con sé dalle viscere della terra, sulla pietra dando così la sensazione di una cascata di sangue. Nell’immaginario dei nostri vecchi questo era dovuto al fatto che era stato versato talmente tanto sangue che ora, per ricordare lo scempio, questo continuava a sgorgare dal terreno. Da qui è nata poi la leggenda della Val del Boja.