Tussilago Farfara

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Pianta erbacea perenne, che spesso forma delle estese colonie. La farfara si riproduce sia per seme, sia per via vegetativa per mezzo del rizoma.

Le foglie basali, che spuntano direttamente dal rizoma dopo la fioritura, sono picciolate. Foglie caulinari sessili, alterne, appressate al fusto in modo da farlo sembrare ricoperto di squame, soprattutto in fase giovanile, lunghe fino a un paio di cm.

I fiori, ogni fusto porta un unico capolino composto da una quarantina di fiori centrali (fiori del disco) tubulosi, anatomicamente ermafroditi.

Picciolo: Parte relativamente stretta sotto la lamina fogliare comunemente chiamato peduncolo fogliare e che serve a sostenere la foglia.

Ermafrodito: Detto in particolare di fiore che porta contemporaneamente sia gli stami (struttura riproduttiva maschile) che il pistillo (struttura riproduttiva femminile).

Nome Latino: Tussilago Farfara Nome Volgare: Tossilaggine comune, Tussilaggine, Farfaro, Farfugio, Paparacchio, Farfara Famiglia: Asteraceae Altezza Pianta: 10-30cm Fiore: Giallo intenso
Periodo di Fioritura: Febbraio-Aprile Habitat: Luoghi umidi, Prati Umidi Impollinazione: Vari insetti Fotografati a: Monte Summano (VI) mt. 1.300 Etimologia: Il nome generico ha origine dal latino tussis ed agere = far tossire, per le proprietà espettoranti attribuite alla pianta
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